I contratti di Mutuo

Quando si sceglie di accedere ad un mutuo l’istituto creditizio a cui ci si è rivolti trasferirà una somma di denaro al richiedente che ha l'obbligo di versare la somma erogata con l'aggiunta degli interessi. Per tutelarsi da eventuali insolvenze da parte dei debitori relativamente al pagamento delle rate del mutuo, l’istituto creditizio ha tutto il diritto di richiedere al soggetto interessato una serie di garanzie, come l'ipoteca, la fideiussione, le polizze assicurative e i tassi di mora. In generale possiamo suddividere i contratti di mutuo in due macro modelli: quelli chirografari e quelli garantiti. Il primo caso è privo di una vera e propria garanzia e prevede solo un accordo scritto tra mutuante e mutuatario, laddove le firme personali che danno il nome al tipo di mutuo costituiscono l’unica garanzia prevista. Questo tipo di mutuo ha una durata inferiore ai 5 anni e dunque può essere erogato in tempi brevi. Il secondo caso è quello dei mutui garantiti, e cioè quelli che possono essere amministrati da garanzie come il mutuo fideiussorio, o quello ipotecario, o come pure quello pignoratizio o cambiario. In particolare il mutuo ipotecario viene richiesto nel caso dell’apertura di mutui per l’acquisto o ristrutturazione di un immobile. Di conseguenza questo tipo di mutuo ha una durata superiore ai 5 anni e viene stipulato alla presenza di un notaio che deposita il contratto di mutuo alla Conservatoria Immobiliare facendo da garante all'accordo. Essendo l’ipoteca un diritto reale di garanzia, se il richiedente del mutuo non dovesse pagare le rate previste per l'estinzione del debito, l'istituto creditizio ha tutto il diritto di sottrarre il bene offerto come garanzia, venderlo all'asta e ricavare la somma necessaria ad estinguere tale debito. Tenendo bene a mente che l’ipoteca immobiliare si estende anche a beni cosiddetti “accessori” all’immobile stesso come un box, una cantina, una soffitta, un posto auto e via discorrendo. Fonte: http://sosmutui.com/