Passione outdoor: come prepararsi ad un trekking nella natura

Il trekking e l'escursionismo sono delle attività davvero belle da fare, specialmente quando siamo in vacanza. Poter camminare in posti selvaggi, immersi nella natura, anche in balia delle intemperie ma godendoci scorci e panorami mozzafiato che ci mostrino veramente la bellezza del pianeta in cui viviamo è una cosa difficile da descrivere a chi non ha mai provato queste sensazioni. Purtroppo, iniziare un'attività sportiva come il trekking non è semplice, specialmente per chi non fa mai attività sportiva e magari fa una vita sedentaria, ma anche per chi va regolarmente in palestra. Infatti, la camminata non è uno sport che richiede potenza istantanea, bensì uno sport che richiede resistenza, perché non si fa uno sforzo intenso che dura poco ma uno sforzo meno intenso, sì, ma che dura diverse ore e a volte anche diversi giorni.

Come prepararsi per la camminata

Il problema essenziale che differenzia il trekking da altri sport che si fanno "a piedi" come la camminata o la corsa, o il jogging, è essenzialmente il dislivello. Infatti una camminata tranquilla di cinque chilometri in pianura può corrispondere tranquillamente come sforzo, per una persona che non ci è abituata, ad un solo chilometro fatto, però in salita, con un dislivello di 300 metri. Questo perché in questa occasione si devono utilizzare altri muscoli, diversi da quelli della camminata in pianura. È per questo che quando ci si avvicina a questo sport è necessario un opportuno allenamento che deve iniziare da qualche mese prima rispetto al momento in cui andremo effettivamente a praticare questo sport. La prima cosa per cui dobbiamo allenarci è infatti la resistenza alle salite. Non c'è bisogno di correre o di comportarci come quando si cammina in pianura, è sufficiente procedere a passo normale, di camminata, ma su una strada in netta pendenza. In salita, ovviamente. E non è difficile trovarne, anche se siamo in aree pianeggianti come la Pianura Padana: basta recarci in un'area collinare e trovare una salita piuttosto ripida, quindi percorrerla più volte su e giù. Questo allenamento andrebbe fatto circa tre volte a settimana, ma visto che non tutti possono permetterselo (a causa di problemi con il lavoro) è possibile farlo anche una sola volta a settimana, alternando comunque con la camminata in pianura. Abituatevi nei vostri allenamenti a utilizzare le scarpe trekking uomo o donna in modo da abituarvi alla calzata. Ci renderemo conto dei nostri miglioramenti in un modo molto semplice: dobbiamo parlare con qualcuno mentre facciamo la salita, anche chiamandolo al telefono (ovviamente bisogna essere d'accordo prima). Se riusciamo a conversare tranquillamente saremo in forma perfetta per iniziare un'attività di trekking, ma vi renderete conto che le prime volte non sarà affatto così, anzi: riuscire a mettere insieme poche parole potrebbe essere molto complicato. Chiaramente, per chi è un po' più tecnico si può utilizzare anche il conteggio dei battiti cardiaci: se, in salita, si superano i 90/100, abbiamo bisogno di ancora un po' di allenamento. L'allenamento serve per sviluppare quelle parti della muscolatura che ci permettono di affrontare le salite, le discese (insomma i dislivelli) e le strade impervie senza affaticare troppo i muscoli che abbiamo sviluppato in altre attività (o che addirittura, se non siamo sportivi, non sono proprio sviluppati!): in questo modo inizieremo per tempo ad abituare il nostro organismo a quello che andremo a fare, per non trovarci in difficoltà, magari quando saremo alle prese con gli altri escursionisti che ci accompagnano. Per consultare dei modelli di buone scarpe da trekking vi consigliamo di visitare il sito istituzionale Beretta dove troverete tutta la linea outdoor, sia abbigliamento che scarpe.